I pazienti che si rivolgono allo Studio medico della Fondazione arrivano, nella maggior parte dei casi, privi di qualsiasi informazione sul razionale terapeutico del MDB (vuoi per mancanza di informazioni o disinformazione, vuoi per mancanza del bagaglio culturale necessario a comprenderla) e spinti, nella maggior parte dei casi, dalla disperazione per non aver trovato soluzioni nelle terapie “ufficiali”, e quando la situazione rischia di essere definitivamente compromessa . La mancata comprensione delle peculiarità dei principi attivi prescritti, e dei relativi effetti terapeutici, risulta una delle cause maggiori di abbandono della cura, o di una sua errata applicazione.


 VADEMECUM - istruzioni e consigli utili per i pazienti
(Cenni sintetici su : Il Metodo Di Bella: allegato al Vademecum)

INFORMAZIONI BASILARI SUL METODO DI BELLA         
 

Prescrizione farmacologica
Durata della Terapia
I Costi
I Farmaci: dove reperirli
I Farmaci: come assumerli
I Farmaci: come conservarli
Effetti indesiderati più comuni. Come mitigarli o evitarli
Monitoraggio del paziente in cura

Informare il Medico di Famiglia
Consigli Utili
Errori e incompatibilità
L'utilizzo dell'ENDOXAN nel MDB

La corretta preparazione dei farmaci galenici (video)
 


Questo metodo è nato dalla necessità di cambiare strada nella prevenzione e terapia dei tumori, in considerazione dell'incremento continuo dell'incidenza delle neoplasie, che testimonia e certifica la totale inadeguatezza ed insufficienza delle attuale misure preventive.
Le reali possibilità terapeutiche si fermano ad un 29% di sopravvivenza a 5 anni secondo i dati del Medical British Journal (BMJ.COM), associando le migliori terapie disponibili. Dopo i 5 anni vi è una progressiva diminuzione della percentuale di sopravvivenza.
Questi risultati certificano la necessità di cambiare radicalmente strada nella terapia dei tumori.

Quali sono i risultati del Metodo Di Bella (MDB)?
Se intrapreso tempestivamente e come prima terapia, nella maggioranza dei casi il MDB consente di raggiungere la guarigione completa o di "convivere" con un male ridimensionato e disattivato. I risultati dipendono dallo stadio del male e dalle condizioni cliniche generali del paziente, oltre che dal pregiudizio comportato da cure precedenti, specie se costituite da prolungati e pesanti trattamenti chemio o radioterapici. Le aspettative debbono rapportarsi a questi presupposti fondamentali, pur tenendo conto del fatto che, nei casi meno trattabili, di regola si registrano benefici in termini di prolungamento della sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita.

Quali tipi di tumore è in grado di curare?
Come ebbe modo più volte di chiarire il Prof. Luigi Di Bella, il successo della terapia è influenzato - oltre che dallo stadio del male e dalle cure pregresse - più dal quadro clinico complessivo del malato che dalla patologia neoplastica. Non che tutti i tumori rispondano nella stessa misura ed in tempi analoghi: se il Linfoma non Hodgkin ed i carcinomi prostatici possono curarsi con tranquillità pressoché totale, se i tumori epiteliali, della gola, della vescica, i sarcomi dei tessuti molli e quelli ossei, i ca. mammari ed uterini, i ca. gastrici intestinali e renali, i melanomi non infiltrati, neoplasie cerebrali anche insidiose e perfino tumori della testa del pancreas hanno fatto registrare risultati totali, la percentuale di successi è più limitata per alcuni tipi di ca. polmonari (specie quelli a piccole cellule) e del corpo o della coda del pancreas. Senza sottovalutare che c'è sempre l'insidia del caso particolare. Ma, tornando a quanto detto sopra, un paziente con seri problemi riguardanti la funzionalità epatica, cardiocircolatoria o relativi ad altre funzioni fondamentali dell'organismo, può rispondere meno di uno affetto da forme tumorali più insidiose ma immune dalle disfunzioni sopra esemplificate. E' in questi casi che la preparazione e le capacità del medico curante sono determinanti, essendo indispensabile ripristinare - per quanto possibile - condizioni essenziali per il buon esito della cura.

Quali sono i farmaci del MDB? Dove si trovano?
Il MDB non è una terapia a protocolli fissi. La prescrizione varia a seconda del tipo di male, della localizzazione, dello stadio, delle particolarità soggettive del paziente. Ci limitiamo quindi a citare brevemente i farmaci fondamentali.
La terapia si pratica a domicilio senza difficoltà. La somministrazione dei farmaci, è prevista per via orale, a parte uno che deve essere inoculato tramite siringa temporizzata. Essi sono reperibili presso qualsiasi farmacia, a parte due che, non esistendo prodotti farmaceutici con le caratteristiche desiderate, vengono preparati - in ossequio alla legislazione sanitaria vigente - da alcuni "Farmacisti Preparatori" e dispensati previa esibizione di regolare prescrizione medica (soluzione di retinoidi e melatonina coniugata).
L'MDB propone una terapia causale, volta a eliminare i fattori etiopatogenetici (causali) che portano all'insorgenza del tumore, modificando quel terreno biologico il cui sovvertimento consente l' insorgenza della patologia neoplastica.
La chemioterapia non agisce sulla causa che ha prodotto il tumore ma sulla cellula tumorale che ne rappresenta la conseguenza.
La distruzione chemioterapica delle popolazioni cellulari neoplastiche non è mai totale e la cellule tumorali residue, in un'alta percentuale, riprendono la proliferazione e l'invasività trovando un terreno biologico meno resistente perché devastato dalla pregressa chemioterapia.
Le stesse cellule tumorali tendono a divenire progressivamente meno sensibili e più resistenti ai ripetuti cicli chemioterapici.
L'MDB , attraverso la somatostatina, inibisce alcuni dei più potenti fattori tumorali, quali il GH (principale fattore di crescita), IGF e tanti altri.
Azione potenziata dagli inibitori della prolattina, potente fattore di crescita.
Attraverso i retinoidi riporta alla normalità, "ridifferenzia" le cellule tumorali, effetto potenziato dall'azione sinergica della vitamina D, della melatonina e della vitamina E. I singoli componenti agiscono sinergicamente potenziando il loro effetto antitumorale e sviluppando un'azione antiossidante, anti radicali liberi, potenziatrice dell'immunità, pro-apoptotica (morte programmata, simile al ricambio, della cellula tumorale), antiproliferativa, pro-differenziante, antimetastatica in assenza dei noti effetti tossici chemioterapici.
 



PRESCRIZIONE FARMACOLOGICA E POSOLOGIA 

Le prescrizioni terapeutiche del MDB sono, indicativamente, così strutturate:

A) Un modulo fisso, che agisce sui denominatori comuni a tutti i tumori.
B) Un modulo variabile, i cui componenti possono venire utilizzati in base alla peculiarità di specifiche forme neoplastiche.
 

IMPORTANTE: La corretta prescrizione ed i relativi dosaggi possono essere definiti unicamente da medico riconosciuto dalla Fondazione.


MODULO FISSO

Acido Tutto-Trans Retinoico
Axeroftolo palmitato
Betacarotene
Alfatocoferile acetato
(queste molecole sono miscelate sotto forma di soluzione, formulazione che ne consente la massima biodisponibilità)
Melatonina (nella formulazione del Prof. Di Bella, chimicamente complessata nel seguente rapporto: Melatonina 12%, Adenosina 51%, Glicina 37%)
Bromocriptina compresse, 2,5 mg
Cabergolina compresse da 0,5 mg (può essere usata in sostituzione della Bromocriptina)
Diidrotachisterolo (Vit D3 di sintesi)
Condroitinsolfato 
Ciclofosfamide (compresse 50 mg)
Somatostatina (peptide di 14 aminoacidi), alla dose di 3 mg giornalieri, iniettata la sera dopo cena, lentamente sottocute oppure in vena, con siringa temporizzata (*) regolata a 12 ore ( è indispensabile la somministrazione serale in quanto coincidente col picco notturno dell’increzione del GH e dei fattori di crescita GH-dipendenti )  vedi: Uso della siringa temporizzata
Octreotide (peptide di 8 aminoacidi), in fiale da 1 mg - con modalità analoghe alla Somatostatina. (diversamente si può usare la formulazione ritardo di Octreotide per via intramuscolo : specialità Sandostatina o Longastatina LAR )
Vitamina C
Calcio


 

MODULO VARIABILE : vede l’utilizzo (eventuale) dei seguenti componenti:

Inibitori degli androgeni, nei tumori ormono-dipendenti del maschio
Inibitori estrogenici nei tumori ormono-dipendenti della donna ( ad esclusione del Tamoxifene)
*ACTH di sintesi, tetracosactide esacetato ( polipeptide di 24 aminoacidi) con le stesse indicazioni dei cortisonici, in sostituzione di questi per il miglior rapporto tra tollerabilità ed efficacia.
Isoniazide, capsula da 200 mg (nei carcinomi polmonari o della vescica)
Soluzione acquosa al 5% di Anidrometilencitrato-esametilentetramina, negli epatocarcinomi HCV correlati
Albumina umana (nelle disprotidemie e nei versamenti pleurici e ascitici).
Lenograstim, oppure Filgrastim, fattori di crescita dei globuli bianchi (nelle leucopenie)
Eritropoietina negli stati anemici (associata, nelle anemie sideropeniche, a ferro x os o in vena, e folati ).
Lisozima in compresse da 500 mg, (nelle concomitanti patologie infettive, per l’azione antivirale e antibatterica atossica, e per il potenziamento immunitario) .
Immunoglobuline, per almeno tre giorni (nelle patologie infettive) per il potenziamento immunitario.
Taurina in capsule da 200 mg, per attivare l’effetto coleretico, colagogo e gli scambi emotissutali
Seleniometionina in capsule da cpr 40 microgrammi, , con azione antiossidante e antiradicali liberi.

 


Non è possibile prefissare un termine della cura la cui durata è relativa alla risposta al MDB.
Gli effetti della terapia vanno opportunamente e costantemente monitorati nel tempo, attraverso l’analisi emato-chimica e con l’ausilio della diagnostica strumentale.
Finchè la malattia neoplastica è in atto, la cura va continuata senza variazioni, o con le variazioni eventualmente apportabili in base al decorso.

L’autogestione da parte di pazienti o le modifiche del MDB da parte di medici che non abbiano esperienza o conoscenze approfondite dl MDB può provocare gravi danni , spesso non recuperabili e irreversibili.

Se si ottiene la completa remissione, l’eliminazione di tutti i sintomi dovuti alla malattia neoplastica e si accerta e documenta l’assenza di tumore con tutta la diagnostica, la cura non si interrompe bruscamente, ma va gradualmente ridotta sotto stretto controllo del medico prescrittore.

E’ IMPORTANTE insistere su questo concetto e sottolinearlo con la massima evidenza:
anche quando si ottiene la guarigione completa e stabile, la cura non va assolutamente interrotta, ma dal medico che applica il MDB va programmata una graduale e lenta riduzione sotto attento controllo, con monitoraggio di tutti i parametri ematochimici e strumentali.

Quando si è accertata e documentata la stabilità della completa guarigione e si è sospesa gradualmente (*) la somatostatina, e gli altri componenti del MDB si lascia in permanenza un cucchiaio di composto di retinoidi al mattino con Atiten e qualche pillola di Melatonina la sera che tutti, teoricamente, dovrebbero assumere per attuare un’efficace e scientificamente documentata prevenzione dei tumori.
I costi per l'acquisto dei farmaci sono variabili (il S.S.N. non ne riconosce la loro prescrivibilità) e, a seconda della patologia, dello stato di avanzamento e delle condizioni generali del paziente, possono partire da un minimo di 600/700 €. mensili fino ad un massimo di circa 2.000 €. nei casi più complessi.
 
La terapia si pratica a domicilio.
La somministrazione dei farmaci è prevista prevalentemente per via orale, a parte la somatostatina e/o I’octreotide (analogo della somatostatina) che devono essere somministrati tramite siringa temporizzata sottocute, ad eccezione delle confezioni a lento rilascio e ad effetto prolungato, dell’octreotide (nome commerciale Sandostatina o Longastatina LAR, che si inietta per via intramuscolare). Altri farmaci da iniettare possono rendersi necessari in particolari evenienze. Il MDB si compone sia di “Specialità medicinali” , farmaci prodotti dall’industria farmaceutica e reperibili in ogni farmacia, che di “galenici” preparati da farmacisti chiamati appunto “farmacisti preparatori” - che dispongano di laboratori appositamente attrezzati e confezionino e realizzino farmaci - legalmente prescrivibili, altrimenti non reperibili sotto forma di specialità farmaceutica; oppure reperibili, ma a prezzi sensibilmente più elevati.

Indichiamo farmacie specializzate che hanno esperienza nella preparazione dei galenici MDB e hanno appreso direttamente dal Prof Di Bella la metodica di preparazione,e/o hanno partecipato a congressi MDB o hanno ricevuto dal sottoscritto le istruzioni dettagliate formulate dal Prof Di Bella. Una perfetta preparazione è difficile e complessa e richiede una profonda conoscenza e una vasta esperienza di tecnica farmaceutica per la produzione di galenici oltre alla disponibilità di vasti locali per un laboratorio farmaceutico particolarmente attrezzato. Controlliamo saltuariamente a campione le preparazioni delle varie farmacie per mezzo di analisi presso un istituto chimico qualificato e un’università italiana . Queste farmacie devono disporre di impianti di Iiofilizzazione e per il vuoto , impianti di bombole di azoto, miscelatori di liquidi viscosi , micronizzatori per I’Acido retinoico, compressatrici ad alta pressione, blisterizzatrici , e per la preparazione di molecole iniettabili, devono disporre di camera sterile ecc.

NOTA: Le analisi forniscono un dato quantitativo, non qualitativo, e I’attività farmacologica desiderata si ha con la co-presenza di entrambi gli aspetti. La presenza dei componenti nelle percentuali indicate (calcolate, specie per i retinoidi, in modo che si rimanga sempre nei limiti dei dosaggi farmacologici, espressi in U.I.) è un primo passo; occorre che si usino sostanze-base di elevata qualità (a suo tempo i produttori furono identificati dal Prof. Di Bella) e che le procedure siano seguite con assoluta precisione.

I galenici del Metodo Di Bella (MDB) sono:

Soluzione di retinoidi MDB (Axeroftolo palmitato, Ac Trans retinoico, Betacarotene, in alfa tocoferile acetato. Rapporti: su 1.000 grammi di alfa tocoferile (vit. E): 0,5 gr.di axeroftolo, 0,5 di acido aII-transretinoico, 2 gr. di betacarotene).

e Melatonina biologica MDB (la Melatonina ha un legame chimico con adenosina e glicina: rapporti rispettivamente di 1:4,5:2,5) sono composti creati dal Prof. Luigi Di Bella, associando molecole biologiche con caratteristiche biochimiche e rapporti studiati per esaltarne gli effetti antitumorali, immunostimolanti e antidegenerativi. Se confezionati e somministrati secondo le indicazioni del Prof Di Bella non hanno effetti tossici anche per somministrazioni continuative nel corso di anni.

Questi componenti del MDB secondo le istruzioni del prof Di Bella sono preparati:
a) Ricorrendo alle sostanze più pure, di qualità controllata
b) Seguendo fedelmente le norme di preparazione codificate dal Prof Di Bella
c) disponendo di adeguati locali e apparecchiature.

La qualità dei farmaci ovviamente è essenziale per una risposta terapeutica ottimale. Un’imperfetta preparazione e una scorretta applicazione ( come avvenne durante la pseudo-sperimentazione del 1998) compromettono ovviamente i risultati. 
 

Soluzione di retinoidi MDB : al riparo dalla luce e da dirette fonti di calore. MAI in frigorifero.
Atiten (vitamina D3) gocce: tenere in frigorifero le confezioni ancora sigillate. Estrarre dal un paio d’ore prima dell’uso il flacone d’uso giornaliero e tenerlo accanto alla soluzione di retinoidi (devono essere assunti insieme).
Melatonina MDB: al riparo dalla luce, meglio se in frigo.
Somatostatina: a temperatura inferiore ai 25°. è meglio tenerla in frigorifero, non nel surgelatore.
Octreotide: sempre in frigorifero. Sia somatostatina che octreotide devono essere estratte dal frigorifero preferibilmente un paio d’ore prima dell’uso.
Octreotide LAR (octreotide a lento rilascio): In frigorifero. Estrarre 2 ore e mezzo/tre prima dell’uso.
Synacthen: sempre in frigorifero.
Myelostim o analoghi: sempre in frigorifero.
Eprex o analoghi sempre in frigorifero.
Beriglobin o analoghi: sempre in frigorifero.
Proleukin 18 M: sempre in frigorifero
Per gli altri farmaci, eventuali cautele particolari sono contenute nei foglietti illustrativi.
 

Fondamentale è seguire alla lettera le indicazioni contenute nella prescrizione. In particolare:
  • Soluzione di retinoidi: si assume sempre e solo a digiuno. Occorre quindi non avere ingerito cibi solidi da circa due ore e mezzo/tre e non ingerirne per almeno 15-20 minuti successivi Il sapore non è sgradevole. In caso di incoercibile fastidio, è possibile bere qualche sorso d’acqua (solo minerale e preferibilmente frizzante) o succhi di frutta ben liquidi, ad eccezione di quelli che contengono acido citrico (Iimonate, succhi di pompelmo, cedrate, aranciate aspre).
  • Insieme alla Soluzione di retinoidi,nello stesso cucchiaio si assume I’Atiten, aggiungendo le gocce. Se, come quasi di regola, occorre assumere la Soluzione due o tre volte al giorno, insieme a questa si assumerà I’Atiten.
  • Inibitori della prolattina (bromocriptina - specialità Parlodel; cabergolina - specialità Dostinex): sempre durante o subito dopo il pasto. All’inizio, specie il Parlodel, possono dare un po’ di nausea, che recede gradualmente. Il Parlodel deve essere graduato - a tale scopo - nella posologia: ad esempio 1/2 cp. a pranzo per un paio di giorni prima di passare a 1/2 a pranzo e 1/2 a cena.
  • Vitamina C (acido ascorbico puro o specialità indicata dal medico): sempre a stomaco pieno. Iniziare con una punta di coltello ed aumentare gradualmente, se tollerato, fino a 1\2 cucchiaino (in plastica ad evitare pericolo di ossidazione).
  • Calcio (Calcium Sandoz): sempre durante o subito dopo il pasto.

 
All’inizio non è difficile fare qualche confusione tra i tanti farmaci da assumere, le loro modalità di assunzione, il periodo consigliato, le modalità (a digiuno oppure a stomaco pieno). E’ bene allora prepararsi uno schema giornaliero, iniziando dal mattino e finendo la sera, con l’elenco dei medicinali suddivisi per orario della giornata e l’annotazione pro-memoria delle modalità. Tenendolo a portata di mano, o appeso (come molti fanno) in soggiorno, si eviteranno equivoci e si seguirà la cura con maggiore tranquillità psicologica.

Non è insolito che il paziente, nella sua comprensibile ansietà, tenda ad attribuire ogni malessere o sensazione sgradevole alla cura od a qualche farmaco. Quasi sempre non è così. Il malato in cura, come qualsiasi essere umano, può andare incontro a malattie di stagione, turbe digestive eccetera, oltre che a problemi legati assai spesso a cure pregresse. E’ bene tenerlo sempre presente, ad evitare conclusioni errate e pericolose sospensioni di farmaci!

Ci si rivolge ad una cura, ed al medico che la prescrive, in base a scelte personali meditate. Sono pochi i medici in grado di prescrivere correttamente il Metodo Di Bella e sempre crescenti le richieste di seguirlo. La terapia non deve “provarsi”, ma seguirsi con correttezza nei confronti di chi dedica il proprio tempo e la propria attenzione al malato. Al rispetto ed alla lealtà del medico nei confronti del proprio assistito, devono corrispondere rispetto e lealtà del paziente nei confronti del medico. Se non c’è una fiducia convinta in questo orientamento è più corretto rinunciarvi.

I risultati, trattandosi di Terapia Biologica, richiedono un adeguato lasso di tempo, variabile in base a patologia, stadiazione, cure pregresse, situazione soggettiva. Inizialmente la terapia mira a rallentare e bloccare la crescita (creando parallelamente, s’intende, le condizioni per minare l’attività e la presenza del male). Dopo una prima fase di adattamento – anch’essa variabile – il primo segno percepibile è costituito da una sensazione di minor malessere/miglior benessere. E’ illogico pensare di poter rilevare segni eclatanti di risposta in pochi (1-2) mesi.

Nel caso in cui, specie quando la propria residenza è lontana, si venisse seguìti da altro medico (che pratica la terapia o da medico di base che la condivide), il ruolo primario di quest’ultimo dovrebbe essere quello di attenersi con scrupolo alla prescrizione fatta, interpellando il sottoscritto (Giuseppe Di Bella)  in caso di necessità.

Occorre sempre tenere presente che il MDB viene spesso contrastato. Specie in occasione di controlli diagnostici (analisi, Tac, Rmn, Pet, Ecografie ecc.) non di rado viene chiesto al paziente quale cura stia praticando. E’ bene essere prudenti (a costo anche di essere reticenti…), in quanto sono capitate spesso situazioni assai spiacevoli: pressioni psicologiche illecite per abbandonare il percorso intrapreso, farcite di frequente da disinformazione e, addirittura, refertazioni che non sempre rispecchiano l’obiettività delle “immagini”. In caso di dubbi, può essere opportuno fare esaminare da altri sanitari le immagini, che è diritto del paziente avere in copia. Soprattutto quando il paziente avverte segni chiari di miglioramento e il referto è antitetico e registra progressione del male è bene attuare controlli.

Infine, l’esperienza insegna come sia importante avere un medico di base che – almeno – rispetti la scelta terapeutica dell’assistito. Qualora si riscontrasse ostilità e indisponibilità a trascrivere farmaci mutuabili, è opportuno pensare a individuare un altro medico che collabori .

E’ infine comprensibile l’importanza, per una corretta gestione della terapia, dell’aggiornamento continuo dei dati ematochimici e strumentali ( esami del sangue , ecografie -TAC - PET , risonanze magnetiche, ecc…) e della loro trasmissione al medico prescrittore.

Tali elementi sono INDISPENSABILI per permettere di valutare le condizioni raggiunte dal paziente e per modulazioni appropriate della cura.
 
 
 
  • In alcuni casi si rileva una inadeguata posologia de||’octreotide, ridotto — senza possibile giustificazione — a dosaggi insignificanti di 0,1-0,2 mg. pro die.
  • Qualche medico, senza fondato motivo, ritarda inspiegabilmente I’adozione di somatostatina e/o octreotide
  • Specie in casi avanzati, appare incongrua la riduzione della somministrazione di retinoidi ad una sola volta al giorno
  • Gli antiblastici (Endoxan od Oncocarbide) sono sospesi in caso di diminuzioni, non particolarmente significative, dei valori deII’emocromo, invece di dosarli opportunamente e consigliare il ricorso a fattori di crescita del sangue.
  • Nei casi avanzati viene omesso il consiglio di ricorrere, insieme alla somatostatina, a||’octreotide, sotto forma Lar o, almeno, in forma normale ma alternato alla somatostatina.
  • Il Dostinex viene prescritto in posologie eccessive (3 cp. o più la settimana), correndo il rischio di complicazioni cardiache, pure conosciute.
  • Il Calcio, invece di essere prescritto nella specialità Calcium Sandoz, viene prescritto sotto forma di altre specialità dalla formulazione non sovrapponibile.
  • Arbitrariamente vengono consigliate farmacie galeniche non accreditate e non testate.

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